FarmaDay - Maggio 2014 - page 102

PAGINA4
FARMADAY
ILNOTIZIARIO INTEMPOREALEPER ILFARMACISTA
Anno III
Numero
417
PREVENZIONEESALUTE
CHECOSAPROVOCALAPARALISI
DELNERVOFACCIALE
Innove casi sudieci la responsabile èun’infezione. Sedopo8-9mesi la faccianon si
muove, i danni sonopersistenti si ricorrealla chirurgia ricostruttiva
Il primo pensiero corre all’ictus
:
ci si sveglia con la bocca piegata
all’ingiù da un lato, incapaci di chiudere l’occhio dalla stessa parte e
conunametàdel viso inespressiva
.
Ma se non ci sono altri sintomi (ad es.,
incapacità di muovere gli arti,
difficoltà di parola o di vista, confusione, vertigini
) si tratta di
paralisi
del nervo facciale
,
il settimopaiodi nervi cranici, che innerva il volto
.
«
In 9 casi su 10 la causa è un’infezione virale
(paralisi di Bell)
che può
essere favorita, ma non causata, dal freddo
» spiega Federico Biglioli,
dir. dell’unità di Chirurgia Maxillo-Facciale all’Osp. San Paolo di Milano. «
Il nervo percorre un lungo
tratto in un canale osseo e, gonfiandosi, si schiaccia contro le pareti
: ciò provoca una riduzione del
flusso di sangue al nervo, che lo danneggia, causando la paralisi. In altri casi, più rari, il nervo è
lesionato da un intervento chirurgico o un trauma, oppure viene compresso da una massa tumorale
lungo il suo tragitto; c’è, infine, unapiccolaquotadi casi congeniti.
Non ci sono fattori di rischio riconosciuti, se non averne già sofferto: chi ha avuto una paralisi è
leggermentepiùpredispostoanuovi episodi».
Che cosa si può fare?
«
Occorre essere certi che il problema sia infettivo
, per cui
si esegue sempre
una TAC di cervello, base cranica e parotidi
(i tumori in questa sede possono provocare il disturbo
anche sedi solito conun’insorgenza lentaeprogressiva). Quindi, si deve trattare subito con
cortisonici
adaltedosi: l’obiettivoè sgonfiare il nervoper evitare lesioni permanenti.
Dopo 20 giorni si esegue un’
elettromiografia
per capire se nervo e muscoli facciali siano in fase di
ripresa; in media la mimica si riacquista in 2-3 mesi e nell’80% dei casi senza conseguenze
permanenti».
Come si interviene se il viso restaparalizzato?
«Sedopo7-8mesi la faccia ancoranon simuove,
anche se le elettromiografie sono incoraggianti, significa che ci sono danni permanenti al nervo. Le
conseguenzepiù serie sonoa caricodell’occhio: l’impossibilitàa chiuderloesponea lesioni oculari, fino
adarrivareaulcere corneali eperditadella vista.
In casodi danni persistenti l’unicapossibilitàdi curaè la
microchirurgia ricostruttiva
:
¾
se l’episodio è relativamente recente si riattivano i muscoli collegando al nervo facciale
danneggiatounnervodonatorea livellodella facciaodel collo;
¾
se invece sono passati più di 18 mesi è improbabile che la muscolatura mimica possa essere
ancora attivata da uno stimolo nervoso, per cui occorre fare anche trapianti di muscoli vitali
presi da coscia, schienao inaltre sedi.
In entrambi i tipi di chirurgia si fa poi un “
ponte
” nervoso fra il nervo facciale coinvolto nella paralisi e
quello “sano” dell’altro latodel viso: dobbiamo infatti rendere ai muscoli la possibilità di contrarsi,ma
devono poterlo fare al momento giusto, in sincrono con il resto del volto, per far sì che le espressioni
sianopiù spontaneepossibili. (
Salute, Corriere
)
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