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FARMADAY
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ILNOTIZIARIO INTEMPOREALEPER ILFARMACISTA
Anno III
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Numero
419
PREVENZIONEESALUTE
ENDOMETRIO: SELADIAGNOSI ÈPRECOCEBASTAUN
INTERVENTOCHIRURGICO
Gli specialisti americani fanno il punto su come procedere nei vari casi:
radioterapia esterna, brachiterapia o chemioterapia a seconda degli stadi di
malattia.
Quando serve davvero la radioterapia per curare il tumore
all’endometrio?
Equale tipodi irradiazioneèpiù indicatanei vari stadi dimalattia?
Per rispondere a queste domande inmodo definitivo e univoco sono
disponibili delle nuove linee guida sul sito della rivista ufficiale
Practical RadiationOncology
.
«Negli ultimi 5 anni c’erano state diverse discussioni su cosa fosse meglio fare. Ora abbiamo fatto
chiarezza, indicando inmodoprecisoqual è la curamiglioreper ciascunpaziente».
Linee guida per scegliere la cura più efficace:
«
Fortunatamente in molti casi il carcinoma
endometriale
viene diagnosticato agli stadi iniziali quando per curarlo è sufficiente il solo intervento
chirurgico
- spiega Paolo Scollo, pres. della Società italiana di oncologia ginecologica edir. dell’Unità di
OstetriciaeGinecologiaall’ospedaleCannizzarodi Catania -.
In circa un terzo dei casi però, a seconda dello stadio e della diffusione dellamalattia, è necessario
sottoporre le pazienti a chemio o radioterapia
. Proprio per stabilire in modo uniforme quale
trattamentoeseguire, qual è il piùefficace in ciascuna condizione, servono le lineeguida».
Il primo punto delle nuove linee guida americane elenca infatti proprio i casi in cui non servono
ulteriori cure dopo l’intervento (per es. se non c’è alcun residuo di malattia e nelle forme di cancro ai
primi stadi).
A seguire gli specialisti riportano le indicazioni su quando eseguire la radioterapia interna, quando
invece quella esterna, quando una combinazione di entrambe e infine quando sottoporre lemalate a
un trattamentoabbinatodi radioe chemioterapia.
Diagnosi precoce facile e veloce
: «Oggi in Italia - si procede generalmente con
brachiterapia
(ovvero una
forma di irradiazione endovaginale che si basa sull’introduzione di piccoli «semini»
radioattivi che rilasciano radiazioni dall’interno
) se il rischio di recidiva della paziente è considerato di
grado intermedio; mentre
si predilige la
radioterapia tradizionale esterna,
eventualmente con
l’aggiuntadi brachiterapia, se il pericolo che lamalattia si ripresenti o si diffondaèpiùelevato
».
Nel nostro Paese sono circa 5mila ogni anno i nuovi casi di tumore dell’endometrio e l’etàmedia delle
pazienti è sopra i 60anni.
Sintomi
: «Poiché spesso un primo segnale della presenza di questa neoplasia sono le perdite
ematiche - e la maggior parte dei casi riguarda donne già in menopausa è facile avere una diagnosi
precoce:
¾
fondamentale recarsi dalmedicoper un sanguinamentoanomaloe, conuna sempliceecografia,
si riescea individuare lamalattianelle fasi iniziali
.
A quel punto si procede con
l’isterectomia, l’operazione di asportazione dell’utero
, che può da sola
essere risolutiva». (S
alute, Corriere
)