FarmaDay - Maggio 2014 - page 30

PAGINA4
FARMADAY
ILNOTIZIARIO INTEMPOREALEPER ILFARMACISTA
Anno III
Numero
405
ELIBERACIDALMALE
Il dolore cronico colpisceun italiano suquattro.Ma eliminarlo
(o ridurlo) si può. Scegliendoogni volta la terapiapiù corretta
Comincia spesso così, con un
fastidioso mal di schiena o dolore alle
articolazioni. Che inpoco tempodiventa semprepiù intenso
. L’armadiettodeimedicinali iniziaa riempirsi
di farmaci: le confezioni si svuotanoma il sollievo èminimo. Un calvario, quellodel
dolore cronico
, vissuto
da circaun italiano suquattro (
ledonnepiùdegli uomini
).
Molte le cause
:
artriti, artrosi,malattie degenerative, endometriosi, danni al sistema nervoso, effetti del
diabete e postumi di infezioni come l’herpes
, che negli over 60 lascia strascichi di dolore permanente. Il
problema riguarda infine tutte le età:
tendinopatie emal di schiena cronici sono in aumento tra i 40enni
che svolgono lavori sedentari
, a causadellapostura scorrettaedell’usodi sedieemousenonergonomici.
Ma vincere il dolore cronico si può
.
"
Serve un’accurata diagnosi ascoltando le sensazioni riferite dal
paziente
". "
È importante classificare il tipo di dolore e l’intensità. Bruciore e fastidio da puntura di spillo
sono tipici sintomi di neuropatie, cioè compressioni di filamenti nervosi periferici o schiacciamento della
colonna vertebrale
. In tal caso si possono inserireminicateteri collegati a pompe che rilasciano farmaci, o
elettrodi collegati auno stimolatoremidollare".
Interventi però invasivi, per casi selezionati. "
Il dolore va trattato indipendentemente dalla causa
"
afferma Walter Marrocco, resp. scientifico della Federazione italiana medici di medicina generale. Che
spesso non si riesce neanche a individuare:
alcune neuropatie non presentano evidenti danni organici,
perché è il sistema dei neurotrasmettitori che va in tilt, inviando così impulsi sbagliati al cervello, come se
l’interruttoredel dolore fosse sempreacceso
.
Il dolore cronico a questo punto diventa una vera e propria malattia che provoca stress, problemi
cardiovascolari e psicologici. E come tale va affrontata. "
Non si può pensare di estirparlo come un dente
cariato, bisogna curarlo con l’appropriata terapia farmacologica
". Spesso si interviene tardi "perché
l’approcciononè coordinato tra
specialisti
e
medici di base
: questi ultimi dovrebberoessere il primo filtro
per intercettare la tipologia del dolore, ma con troppa facilità prescrivono invece analgesici minori". Ossia
farmaci come i
Fans
, i
Coxib
o il
paracetamolo
,
inefficaci per il dolore cronico e con effetti collaterali che
possono essere pericolosi
. A tal proposito l’Aifa, già dal 2012 raccomanda un uso dei Fans e dei Coxib alla
doseminimaefficaceper il periodopiùbrevepossibile, sconsigliandone l’utilizzonei cardiopatici.
Sempre l’Aifa ha imposto a metà marzo alle case farmaceutiche di aggiornare i "
bugiardini
, cioè
le
avvertenze degli antidolorifici che associano paracetamolo e codeina
(
un oppioideminore, di cui è emerso
di recente il rischiodi eventi tossici
), limitandoa soli tregiorni laduratadel trattamento.
Dopo il 3° giorno vanno sospesi, e se il dolore non passa è meglio consultare il medico. Anche la Fda
americana, ha fissatoper i
farmaci cheunisconoparacetamoloe codeinaundosaggiomassimodi 325mg
.
Il motivo?
C’è il rischio, per i pazienti che ne abusano, di danni al fegato anche gravi.
Meglio, contro il
dolore cronico, optare per i cosiddetti analgesici maggiori: oppiacei forti, efficaci e ben tollerati a basso
dosaggio
, ovviamentedietro controllomedico.
La difficoltà è superare i pregiudizi sugli oppioidi
:
non sono
(come si crede)
per malati terminali
,
droghe che creano dipendenza
. Inoltre lemolecole di ultima generazione (
ossicodone e naxolone
) si sono
dimostrateefficaci senza l’effetto collateraleassai comunedegli oppiacei, la
stipsi
.
L’uso degli oppiacei nel nostro Paese è ancora basso: 100milioni di euro la spesa annuale italiana per gli
oppiacei, contro i 600 dei Fans.
Il messaggio per i pazienti, secondo gli esperti, è quello che esiste il
farmaco giusto in base a tipologia e intensità del dolore
;
mentre per i medici di base il suggerimento è
tener conto delle indicazioni dell’Aifa sulla possibile tossicità cardiovascolare dei Fans
(soprattutto negli
anziani) edegli eventuali danni al fegatoper l’usoprolungatodella
combinazioneparacetamolo/codeina
.
"
Gli oppioidi possonoalleviareo eliminare il dolore cronico, epossono essere somministrati ancheper tutta
la vita, unpò come imedicinali per l’ipertensione, purché sotto controllomedico
". "La risposta dei pazienti,
unavolta individuata la terapiaappropriata, èunivoca: “
Sono tornatoavivere
”". (
Salute, Panorama
)
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