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FARMADAY
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ILNOTIZIARIO INTEMPOREALEPER ILFARMACISTA
Anno III
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Numero
406
PREVENZIONEESALUTE
LADANZADELCUORE
È vero che ballare fa bene al cuore? Perché il movimento in pista è un toccasana
per i cardiopatici eunabuona terapiaper la riabilitazione cardiologica?
Per quanto un corretto stile di vita e un'alimentazione equilibrata restino i cardini principali per
mantenere un cuore in forma a tutte le età,
i benefici che si
possono ottenere dal buonumore e dalle attività che lo
sollecitanononvanno sottovalutati
.
Inquest'ottica il
ballo rappresentaunmixvincenteper lo spirito
e il corpo
, sempre compatibilmente alle proprie patologie
cardiocircolatorie e alle indicazioni del medico: se il movimento
migliora il sistema cardiovascolare, i
livelli di endorfina
rilasciati
nel corso dell'attività rappresentano un antidoto vincente contro
lo stress e l'ansia, da semprenemici del nostromuscolo cardiaco.
La danza può dirsi a tutti gli effetti un’alternativa concreta alle attività praticate in
palestraoagli sport più comuni e conosciuti
.
Una verità, questa, che ha ispirato la nascita di nuovi allenamenti. Un esempio su tutti?
Cardioke
, lo
stile di ballo inventato da due ballerini di musical che hanno messo a frutto la loro decennale
esperienza sui palchi di Broadway.
Il cuore si ossigena, la capacità muscolare aumenta
, mentre
l'umoremiglioraa tempodimusica
, dandoun colpodi spugnaalleemozioni negative.
Ballare è anche una buona terapia per la riabilitazione cardiologica
, perché si tratta di un
momento di socializzazione divertente e piacevole:
una vera e propria carica positiva chemigliora la
velocitàdeimovimenti, agendoa favoredel cuoreediminuendoal contempo lapressione sanguignae i
livelli di colesterolo
.
In questo senso
il tango è particolarmente indicato
, perché può essere praticato da tutti e coinvolge
sia la sfera fisica chequellapsicologica-relazionale.
Le funzioni terapeutiche di questo metodo di ballo sono state dimostrate e hanno condotto alla
nascita della
tangoterapia
, introdotta recentemente nei
protocolli clinici per i percorsi di
riabilitazione di diverse malattie
, quali la sclerosi multipla, gli esiti di ictus, i disturbi dell’equilibrio
neurogeni e le
patologie croniche respiratorie
.
Il
tango
è indicato come ri-allenamento allo sforzo per pazienti con patologie cardiocircolatorie e
affetti da problemi di equilibrio perché
si concentra sulla consapevolezza del proprio corpo e sul
progressivomiglioramento della qualità del movimento
. È interessante rilevare anche gli aspetti più
emozionali di questa tipologia di ballo: per le persone che stanno compiendo un percorso di
riappropriazione delle proprie capacità corporee,
il tango aiuta a sentirsi in salute, grazie
all'associazionementale che lascia scaturire
: situazioni piacevoli, allegreedi divertimento.
Recente è poi lo
studio
pubblicato sulla rivista
Frontiers
- che rivela agli amanti del ballo di coppia
quanto il
liscio
faccia bene alla salute e aiuti a
prevenire l'infarto
. Per gli anziani si tratta infatti di una
ginnastica ideale, inquanto favorisce la concentrazione senza tuttavia richiedereparticolari sforzi.
L'apparato cardiovascolare emuscolo-scheletrico viene stimolato inmodo positivo e i movimenti non
richiedonoparticolare resistenzaallo sport.
Quali balli vanno invece evitati?
In linea di massima,
cardiopatici e malati di cuore dovrebbero
escludere quelle tipologie di ballo che comportano un grosso dispendio di energia o una forte fisicità
.
No quindi ai balli latini, alla zumba, alla salsa e all'hip hop:
ideali per tonificare cosce, schiena e
addominali, implicano però un allenamento intensivo che può provocare scompensi in presenza di
patologie cardiache
. (
Focus Salute
)