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FARMADAY
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ILNOTIZIARIO INTEMPOREALEPER ILFARMACISTA
Anno III
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Numero
404
SCIENZAESALUTE
BATTERI PERICOLOSI? SIUCCIDONOCONUNAT-SHIRT
L’universitàdiMelbourne è riuscitaaprodurre un tessutoantibatterico ingradodi
uccideredue ceppi battericimortali inpochiminuti
Scienziati ritengonodi poter combattere i batteri nocivi utilizzando l'argento in combinazione con i
tessuti.
Non sono pochi i batteri a essere seriamente pericolosi per la nostra salute.
Senza considerare il fatto che
molti ceppi sonodiventati ultra-resistenti
alla stragrande maggioranza degli antibiotici. Per tale motivo, sempre
più scienziati stanno cercando di
trovare una soluzione al problema
.
Soluzione che si spera possa essere rapida, semplice e indolore.
A tal proposito si sono dati da dare i ricercatori dell’Università di
Melbourne, chepotrebbero aver inventatoqualcosaper dire finalmente
addio alle gravi infezioni batteriche. La loro idea è di
sfruttare le
proprietàdell’argento, da temponotoantibatterico.
Non sempre, però, la soluzione ideale potrebbe essere l’assunzione
orale. In certi dosi e in certi soggetti, infatti, potrebbe risultare tossica.
Ecco così che gli scienziati hanno trovato un’idea per ovviare al
problema: produrre
un tessuto che contenga anche le virtù
antibatterichedell’argento.
Edèproprio tale tessuto che sembraessere
in grado di eliminare forme mortali di
Escherichia coli
e
Stafilococco aureo
in soli dieci minuti.
Ma il tessuto cui hanno dato vita può includere una grande varietà di prodotti: medicazioni varie,
cerotti, camici chirurgici, lenzuolaeccetera.
«E’ notonegli ultimi 100 anni che l’argentoè antibatterico – spiega il Prof. Vipul Bansal, dalla Scuola di
Scienze Applicate della RMIT University –
Il metallo d’argento, quando entra in contatto con i fluidi
corporei, rilascia ioni di argento e questi ioni che sono in realtà tossici
hannoproprietà antimicrobiche
eantibatteriche
.
Invece di usare ioni di metallo argento, abbiamo sviluppato un nuovomateriale chiamato TCNQ Silver
che rilasciaquesti ioni d’argentomolto lentamente, così l’effettoantibattericoèa lungo termine».
Il prof. Bansal afferma che questo tipo di materiale sia idoneo per essere sfruttato come rivestimento
di un tessutoe chehauna forza talmente radicata che resistepersinoai lavaggi.
Il tessuto ordinario viene
immerso in una soluzione speciale
per offrire al capo tutte le proprietà
antibatteriche cheoccorrono.
«
Abbiamo dimostrato che possiamo produrre fino a unmetro [di tessuto] in un colpo solo, con questo
semplice processo di immersione
– aggiunge Bansal –
Abbiamo anche preso una delle nostri vecchie
magliette già usate, immerse nella soluzione e l’intera T-shirt è diventata di questomateriale quindi è
unprocessopiuttostoefficiente
».
Per ora laT-shirt restaoff-limits per l’uso finoalla confermadei test che ilmaterialenonabbiaalcun
effettonegativo sulle celluleumane.
Si precisa che la ricerca sta già andando avanti da un anno, in collaborazione con CSIRO
(CommonwealthScientific and Industrial ResearchOrganisation).
I documenti relativi al materiale utilizzato sono stati pubblicati su
Advanced Functional Materials
, una
dellepiùprestigiose rivistedel settore.
(
Salute, La Stampa
)