FarmaDay - Luglio 2014 - page 93

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FARMADAY
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ILNOTIZIARIO INTEMPOREALEPER ILFARMACISTA
Anno III
±
Numero
457
PREVENZIONEESALUTE
LATV NOIOSAPUÒFARE INGRASSARE
A rischio ledonne cheguardanoprogrammi noiosi
Quando si accende il televisore è importante scegliere bene il
programma
da guardare:
sbagliare potrebbemettere seriamente in pericolo la
linea
,
o
almeno è questo quello che potrebbe succedere alle giovani donne che
scelgono programmi noiosi
. Infatti secondo uno studio dell'Univ. di
Uppsala (Svezia) pubb. su
PLoS One
le donne tendono amangiare di più
mentre guardano trasmissioni poco coinvolgenti, mettendo così a rischio
la loro linea
. I ricercatori, sono giunti a questa conclusione analizzando il consumo di cibo da parte
delle studentesse coinvoltenello studio in3diverse circostanze:
¾
mentreguardavanoun
programma tv coinvolgente
(una serie svedese),
¾
mentreguardavanoun
programma “noioso”
(delle lezioni d'arte)
¾
mentre leggevano un
testo
altrettanto poco coinvolgente avente come tematica gli insetti che
vivono in Svezia.
Risultati
: E' stato così scoperto che le trasmissioni noioseportano amangiare il
52% inpiù
. Non solo,
quando si guarda un programma tv coinvolgente si mangia il 35% in meno rispetto a quando si è
impegnati inuna letturanoiosa. Già inpassatoera stata rilevataun'associazione tra il tempo trascorso
a
guardare la televisione
e un'assunzione eccessiva di calorie pericolosa per la linea e, di conseguenza,
per la salute.
Dettagli come l'influenza del tipo di programma scelto non erano stati però studiati accuratamente.
“Questi risultati –
suggeriscono che nel caos delle donne diversi programmi tv portano al consumo
contemporaneo di diverse quantità di cibo, e che il livello di coinvolgimento
(o di noia)
tipico del
programma è associato aquesto consumo
. Per di più – suggeriscono che il contenuto emotivo (noioso
o coinvolgente) potrebbe essere più associato al consumo contemporaneo di cibo rispetto alla
modalità (televisioneo lettura)”. (
Salute, Sole24ore
)
Con i farmaci anticolesterolo si rischia il cancroal seno
Nell’ambito di un programma di controllo del colesterolo, l’assunzione di statine
perdiversi anni puòaumentarenotevolmente il rischiodi cancroal seno.
Guarisconounamalattiama ne fanno venire un’altra. Quante volte lo abbiamo
sentitodire in riferimentoa certi farmaci?
Questavoltaperònonèunadiceria
,
ma la prova di una recente ricerca scientifica. Lo studio che instilla il dubbio
sulla sicurezza delle statine – i noti farmaci anticolesterolo – è statopubb. sulla
rivista
Cancer Epidemiology
e sembra essere riuscito a dimostrare come
l’uso a
lungo terminedi statinepossaaggravare il rischiodi cancroal seno.
Le statine, dunque, se da un lato proteggono l’apparato cardiovascolare dall’altro potrebbero causare
anche malattie molto più gravi.
La difficoltà, in questo caso, sta nello scegliere la soluzione più
indolore
. La preoccupazione è sorta in seguito ai dati acquisiti che hanno messo in evidenza
gli
allarmanti effetti collaterali
che potrebbero scaturire in seguito all’utilizzo protratto di statine.
Secondo lo studio l’associazione tra cancro al seno e statine era particolarmente evidente da
destare
serie preoccupazioni.
L’impatto, perciò, che questo tipo di farmaci potrebbe avere su milioni di
persone che assumono le statineda anni sarebbe inquietante. Gli studiosi – indirettamente –mettono
in guardia gli assidui consumatori di questo genere di farmaci: cautela se non sono strettamente
necessari. (
Salute, La Stampa
)
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