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FARMADAY
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ILNOTIZIARIO INTEMPOREALEPER ILFARMACISTA
Anno III
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Numero
431
ALIMENTI ESALUTE
SINDROMEMETABOLICA, CONDIZIONERISCHIOSA
LEGATAALGRASSOVISCERALE
Le alterazioni metaboliche aumentano le possibilità di avere un infarto o un ictus,
maanchedi svilupparediabete
Se avete tendenza amettere su «pancetta», state allerta
: basta la
contemporanea presenza di almeno altre due alterazioni
metaboliche, come pressione alta o colesterolo oltre i limiti
desiderabili , per incorrere nella sindrome metabolica , condizione
che
aumenta lepossibilitàdi infarto, ictus, diabeteenon solo
.
Quali sono lealterazioni più rischiose?
¾
«
Diminuzionedel colesteroloHdl
(“buono”),
¾
livelli superiori
(anchedi pochissimo) di trigliceridi nel sangue,
¾
ipertensione
,
¾
ridotta tolleranzaai carboidrati conaumentodellaglicemiaadigiuno
se almeno due di questi fattori si associano a un giro vita superiore a 94 cm negli uomini e a 80 nelle
donne si può parlare di sindrome metabolica - spiega Franco Pazzucconi, farmacologo clinico del
Centro universitario per le dislipidemie dell’Ospedale Niguarda di Milano -. Questa condizione non è
ancora perfettamente definita, tanto che nel tempo ha cambiato più volte nome:
prima sindrome X
,
poi da
insulino-resistenza
, poi
plurimetabolica
eora
sindromemetabolica
».
A che cosaèdovuta la sindromemetabolica?
«Le causenon sono ancora chiare,maèprobabile
che tutto parta dal tessuto adiposo viscerale. Il grasso viscerale è quello che si situa tra le anse
intestinali, circonda il cuoree, soprattuttonegli anziani, si insinua tra le fibremuscolari.
Diversamente da quello sottocutaneo, non è inerte. Le cellule che lo compongono, gli adipociti,
rilasciano sostanze dette adipochine che verosimilmente danno il là a uno stato infiammatorio e
dismetabolico capace di favorire alterazioni di trigliceridi e colesterolo, aumento della pressione
sanguignae insulino-resistenza. Il che significa che quandomangiamo, equindi provochiamo rilasciodi
insulina nel sangue, le nostre cellule non sono capaci di utilizzare questo ormone per consumare gli
zuccheri ineccesso».
Quali sono le sue conseguenze?
«Una persona con sindrome metabolica ha, rispetto alla
popolazionenormale, un rischiodoppiodi eventi cardiovascolaree cinque voltemaggioredi diabete.
Ciòè, pare, più veroper ledonne cheper gli uomini.
Non solo: abbiamo il sospetto (non ancora le prove) che le aumentate possibilità di avere problemi
cardiovascolari siano superiori alla sommadei singoli fattori di rischio».
Come si può rimediare?
«
La sindrome metabolica si combatte innanzitutto con lo stile di vita
:
fare movimento, ridurre il peso corporeo, seguire una dieta equilibrata ricca di frutta e verdura e
poveradi grassi, nonché evitaredi fumareenonabusaredell’alcol
.
Si trattadella strategiapiùefficace,manon sempre così faciledamettere inatto.
Purtroppo non disponiamo di terapie capaci di agire sul tessuto adiposo e bloccare la catena di eventi
determinatadal
rilasciodelleadipochine
, con tutte le conseguenze connesse.
Se con gli interventi sullo stile di vita non si ottengono i risultati sperati, non resta che agire sui singoli
fattori con farmaci appositi, per abbassare lapressione, normalizzare il colesterolo, ridurre i trigliceridi,
contrastare la resistenzaall’insulina».
(
Salute, Corriere
)