PAGINA 5
FARMADAY
±
ILNOTIZIARIO INTEMPOREALEPER ILFARMACISTA
Anno III
±
Numero
431
SCIENZAESALUTE
CUORESANOCONLAPILLOLADI POMODORO
L’integrazione di licopene, antiossidante contenuto nell’ortaggio, migliora la
circolazione in pazienti che hanno già subito infarto o ictus. Lo conferma uno
studio inglese.
L’integrazione di licopene, antiossidante contenuto nell’ortaggio, migliora la circolazione in pazienti
che hanno già subito infarto o ictus.
Lo conferma uno
studio inglese.
Si sa che il licopene,
potente antiossidantedi cui è ricca la
buccia dei pomodori
, fa bene alla salute in generale. Ma
ignoravamo, finora, inquali proporzioni e, soprattutto, con
quale meccanismo riuscisse a esercitare il suo effetto
benefico. Ci hanno pensato i ricercatori dell’Univ. di
Cambridge a chiarire il mistero:
il pomodoro fa bene
perché mantiene elastici vasi e arterie, contribuendo a
migliorare la circolazione del sangue, regola numero uno
per tenere
alla larga il rischiodi ictus e infarto
.
Per dimostrarlo hanno somministrato dosi giornaliere orali di 7 mg di licopene o di placebo a 72
volontari, metà dei quali avevano già sofferto di malattie cardiovascolari e seguivano una terapia con
statine per tenere basso il colesterolo. L’integrazione con pillole di pomodoro non ha effetto sulla
pressione, sulla flessibilità delle arterie o sul livello di lipidi nel sangue, però ha dimostrato di
migliorare
la funzionalità dell’endotelio
, il rivestimento del lume dei vasi sanguigni, con una spinta
significativaal flussodi sangue.
RISULTATI
: «I risultati sono molto chiari – Rafforzano la raccomandazione di una dieta sana per
persone messe a rischio da malattie cardiache e ictus.
Una pillola di pomodoro al giorno non
sostituisce altri trattamenti
ma può potenziare l’efficacia degli interventi farmacologici. Tuttavia,
non
sappiamo ancora sequesta sostanza può ridurre il rischio cardiovascolare, per prevenzione
: servono
ulteriori approfondimenti». La ricercaè statapubblicata su
PlosOne
.
(OK, SaluteeBenessere
)
SCOPERTIBIOMARKERUTILI PERDIAGNOSIARTROSI
Identificatouna correlazione tra lapresenzadi una serie di biomarker nel sangue,
noti comemicroRNA, e lo sviluppodi artrosi gravedel ginocchio edell'anca
.
I microRNA potrebbero diventare quindi dei validi biomarcatori per prevedere il rischio individuale di
sviluppare l'artrosi. Un traguardo importante, considerando
chemisure preventive e trattamenti precoci sono le uniche
strategie efficaci per gestire la malattia. "I nostri risultati
indicano che
per la prima volta saremo capaci di prevedere
il rischio di artrosi grave, prima che la patologia inizi a
influenzare significativamente la vita del paziente,
permettendoci di giocare terapeuticamente in anticipo
", ha
spiegatoChristianBeyer dellaUniv. of Erlangen-Nuremberg,
in Germania.
L'atrosi e' un comune disturbo muscolo-
scheletrico che interessa il dieci per cento della popolazionemondiale
. E' caratterizzato da dolore e
rigidita' dellearticolazioni ede' unadelleprimediecimalattiepiu' invalidanti nei paesi sviluppati. (
Agi
)