FarmaDay - Luglio 2014 - page 108

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FARMADAY
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ILNOTIZIARIO INTEMPOREALEPER ILFARMACISTA
Anno III
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Numero
461
SCIENZAESALUTE
PARALISIDELNERVOFACCIALE,MOLTO
SPESSOÈRESPONSABILEUN’INFEZIONE
Sedopo7-8mesi la faccianon simuove significa che i danni sonopersistenti e si
ricorreallamicrochirurgia ricostruttiva
Il primo pensiero corre all’ictus
:
ci si sveglia con la bocca
piegata all’ingiù da un lato, incapaci di chiudere l’occhio
dalla stessapartee conunametàdel viso inespressiva
.
Ma se non ci sono altri sintomi (ad es.,
incapacità di muovere
gli arti, difficoltà di parola o di vista, confusione, vertigini
) si
tratta di paralisi del nervo facciale, il settimo paio di nervi
cranici, che innerva il volto.
«
In 9 casi su 10 la causa è un’infezione virale
(
paralisi di Bell
)
che può essere favorita, ma non causata, dal freddo
» spiega
FedericoBiglioli, dir. dell’unitàdi ChirurgiaMaxillo-Faccialeall’Ospedale SanPaolodiMilano.
«Il nervo percorre un lungo tratto in un canale osseo e, gonfiandosi, si schiaccia contro le pareti: ciò
provocauna riduzionedel flussodi sangueal nervo, che lodanneggia, causando laparalisi.
In altri casi, più rari,
il nervo è lesionato da un intervento chirurgico o un trauma
, oppure viene
compressoda unamassa tumorale lungo il suo tragitto; c’è, infine, una piccola quota di casi congeniti.
Non ci sono fattori di rischio riconosciuti, se non averne già sofferto:
chi ha avuto una paralisi è
leggermentepiùpredispostoanuovi episodi
».
Che cosa si può fare?
«Occorre essere certi che il problema sia infettivo, per cui si esegue sempre
una
TAC di cervello, base cranica e parotidi
(i tumori in questa sede possono provocare il disturbo
anche sedi solito conun’insorgenza lentaeprogressiva).
Quindi, si deve
trattare subito con cortisonici ad alte dosi
: l’obiettivo è sgonfiare il nervo per evitare
lesioni permanenti.
Dopo 20 giorni si esegue un’elettromiografia per capire se nervo e muscoli facciali siano in fase di
ripresa;
nmedia lamimica si riacquista in2-3mesi enell’80%dei casi senza conseguenzepermanenti».
Come si interviene se il viso restaparalizzato?
: «Sedopo7-8mesi la facciaancoranon simuove,
anche se leelettromiografie sono incoraggianti, significa che ci sonodanni permanenti al nervo.
Le conseguenzepiù serie sonoa caricodell’occhio:
l’impossibilità a chiuderlo espone a lesioni oculari, fino ad arrivare a ulcere corneali e perdita della
vista
.
In casodi danni persistenti l’unicapossibilitàdi curaè la
microchirurgia ricostruttiva
:
¾
se l’episodio è relativamente recente si riattivano i muscoli collegando al nervo facciale
danneggiatounnervodonatorea livellodella facciaodel collo;
¾
se invece sono passati più di 18 mesi è improbabile che la muscolatura mimica possa essere
ancora attivata da uno stimolo nervoso, per cui occorre fare anche trapianti di muscoli vitali
presi da coscia, schienao inaltre sedi.
In entrambi i tipi di chirurgia si fa poi un “ponte” nervoso fra il nervo facciale coinvoltonella paralisi e
quello “sano” dell’altro latodel viso: dobbiamo infatti rendere ai muscoli la possibilità di contrarsi,ma
devono poterlo fare al momento giusto, in sincrono con il resto del volto, per far sì che le espressioni
sianopiù spontaneepossibili. Si trattadi interventi complessi chepochi Centri affrontano».
(
Salute, Corriere
)
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