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FARMADAY
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ILNOTIZIARIO INTEMPOREALEPER ILFARMACISTA
Anno III
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Numero
454
SCIENZAESALUTE
LADERMATITEATOPICADEIBAMBINI
CAMBIANOME (ETERAPIE)
Si chiamerà «eczema costituzionale» perché dipende da un’alterazione della
funzionedi barrieradella cute enondalleallergie, chene sonouna conseguenza
Negli ultimi anni la
dermatite atopica nei bambini è letteralmente
“
esplosa
”: secondo le stime la
frequenza è più che raddoppiata in trent’anni, addirittura triplicata
nelleaereemaggiormente industrializzate.
Così oggi sono circa unmilione i bimbi italiani alleprese con lapelle
che si arrossaeprude: il 20-30%delle visitedal pediatraèdovuto a
problemi cutanei, per lopiùproprioper una
dermatiteatopica
.
Che però sembra destinata a cambiare nome divenendo “
eczema
costituzionale
”, come hanno spiegato i pediatri riuniti per
l’International PediatricWorkshopdi SanPietroburgo.
Il problemaègenetico
:
«Negli ultimi tempi, anche rianalizzando i
dati degli studi scientifici più recenti, abbiamo capito che
il fulcro del problema è la pelle stessa e non
l’allergia, che finora abbiamo sempre ritenuto al centrodel processo che porta alladermatite atopica
-
spiegaGiuseppeMele.
Nona caso spesso, quando si vannoa fare leproveallergicheagli allergeni più comuni, dal latteal pelo
di animale, dai pollini allapolvere, nei piccoli condermatitenon si trovaniente.
Il disturbo, infatti, è “
costituzionale
”,
ereditario: è la cute a essere al centro di un processo
infiammatorio, per una predisposizione insita nei geni che poi porta a rispondere ad agenti fisici
irritativi
». Infatti se un genitore ha unamanifestazione atopica nel 60% dei casi potrà esserne affetto
anche il figlio, percentuale che aumenta fino all’80% se entrambi i genitori hanno la patologia,mentre
inuna famiglianonatopica laprobabilità chene venga colpito il bambinoèdi circa il 20%.
Serve un approccio diverso
:
Questa diversa prospettiva cambia non poco le carte in tavola: per
molto tempo, credendo che alla base della dermatite vi fossero allergie che non si riuscivano a
riconoscere, i bambini con questo disturbo sono stati messi a dieta eliminando latte, uova o altri cibi
spessoallergizzanti senzaperòottenere risultati. Lapelleatopica invece “nasce” così, conuna funzione
di barriera alterata che lascia passare gli allergeni favorendo così la comparsa di allergie che sono la
conseguenzaenon la causadel problema cutaneo:
il contrario di quanto si pensava in passato, per cui i test allergici non servono, occorre piuttosto
ripristinareeproteggere la funzionedi barrieradella cute.
«
Noquindi a esclusioni alimentari, sì all’utilizzodi prodotti emollienti per uso localenon cortisonici
,
finora considerati solo complementari alla terapia
», osservaMele.
A settembre, durante il primo Forum internazionale di Paidòss che si terrà a Napoli, saranno
presentate le prime linee guida italiane sull’eczema costituzionale; nel frattempo le linee guida
europeedell’EuropeanAcademyof AllergyandClinical Immunology, oltrea raccomandaredi:
evitare ciò chepuò irritare lapelle
(
comedetergenti forti, profumi eprodotti per l’igienepersonale che
contengonoalcol, indumenti in lanao fibre sintetiche
), sottolineano con forza che
nonesisteunadieta
“approvata” per la dermatite atopica
: le restrizioni dietetiche sono raccomandate se è solo se sia
statapostaun’effettivadiagnosi di allergiaalimentare.
In tutti gli altri casi togliere cibi potenzialmente pericolosi nonmetterebbe al riparo dalla dermatite e
potrebbeanzi esporrea carenzenutrizionali.
La buona notizia?
Spesso basta avere solo un po’ di pazienza: crescendo lamaggioranza dei casi si
risolve, tanto che ladermatiteatopica riguarda solo l’1-3%dellapopolazioneadulta. (
Salute, Corriere
)