FarmaDay - Luglio 2014 - page 22

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FARMADAY
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ILNOTIZIARIO INTEMPOREALEPER ILFARMACISTA
Anno III
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Numero
445
DERMATOLOGIAESALUTE
SMALTI ERICOSTRUZIONI:QUALI SCEGLIERE?
Gel, semipermanenti e vernici classiche. Tutti i pro e i controda considerareprima
della sceltadel trattamento
French manicure, glitter o colori scintillanti
. La fantasia
non ha limiti in fatto di unghie. E se le tue sono in salute,
applicare lo smalto classicononha controindicazioni.
«
Assicurati però di non avere allergie ai costituenti del
prodotto, soprattutto alla resina
toluene sulfonamide
formaldeide
, che è l’elemento più sensibilizzante
» avverte
Sandra Lorenzi
, dermatologa e resp. della sezione
micologia e patologia annessi cutanei dell'Istituto
dermatologico europeo di Milano. «L’unico problema è
poi rimuoverlo con l’acetone perché, per quanto possa essere oleoso, per togliere la resina serve un
solvente chedisidrata la lamina ungueale.
Il giusto compromessoè tenere lo smaltouna settimana sì
eunano
», consiglia la specialista.
Se la lamina è fragile
.
«
Se le tue unghie sono deboli, invece, è meglio non mettere lo smalto
,
nemmenoquello indurenteperchépoi comunquedeveessere tolto con l’acetone».
«Preferisci invece degli "
integratori" sotto forma di smalto idrosolubile
(
li trovi in farmacia
) da
applicaredirettamente sulleunghie che contengono complessimultivitaminici, selenioe silicioeurea»
In caso di funghi
. In condizioni patologiche, come le
micosi
, usare lo smalto per coprire eventuali
macchie antiesteticheèuna cattiva idea. Come sottolinea ladermatologa: «
L’unghiadeve essere libera
per poter valutare il gradodi guarigioneeper assorbirealmeglio i trattamenti specifici
».
Lo smalto semipermanente
èunabuona ideaper averemani inordine finoa tre settimane, sempre
se le tue unghie sono in salute. «Va bene ricorrere a questa soluzione ma senza esagerare per non
rendere l’unghia troppo fragile», puntualizza Lorenzi.
«
Fai respirare leunghieper almenounmese trauna sedutae l’altra
, intervallando con smalti normali
o lasciando l’unghia libera.
Il problema sta sempre nel solvente
che, per eliminare il semipermanente, disidrata ancora di più
l’unghiaperchéha tempi di posamaggiori e, inalcuni casi, si deve ricorrereanchealla limaturaper una
rimozione totale del prodotto». Se la lamina è fragile. In caso di unghie sottili e che si spezzano è
consigliabileeffettuare il trattamentoalmenoogni dueo tremesi.
In casodi funghi
.
Lo smalto semipermanenteè sconsigliato in casodi funghi
.
«Ricostruire l’unghia, invece, comporta l’uso di resine, in particolare acrilati, sostanze che possono
provocare sensibilizzazioni eallergie
»,mette inguardia la specialista.
Se la lamina è fragile
. Il trattamentoèdaevitare inpresenzadi fragilitàunguealeperchéquando il gel
viene rimosso l’unghia saràancorapiù friabile.
In caso di funghi
. «È da evitare non solo in caso di micosi, ma anche per prevenirle», suggerisce
Lorenzi. «
La ricostruzione delle unghie consiste nell’allungamento della lamina
. Questo
prolungamento artificiale esercita una leva sopra la tua unghia e potrebbe causare onicolisi
traumatica. In pratica l’unghia potrebbe leggermente sollevarsi dal letto rischiando così infiltrazioni di
funghi ebatteri».
«In passato si sono verificati anche problemi cutanei (piccoli tumori della pelle) legati all’assiduità di
esposizione alle
radiazioni UV
emesse dalle lampade usate per far asciugare la ricostruzione e il
semipermanente. La soluzioneè semplice: bastausaredei guanti ouna crema conprotezione50+ sulle
zone interessate», conclude ladermatologa. (
OK, SaluteeBenessere
)
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