FarmaDay - Luglio 2014 - page 30

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FARMADAY
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ILNOTIZIARIO INTEMPOREALEPER ILFARMACISTA
Anno III
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Numero
446
SCIENZAESALUTE
PUNTURADIVESPAOAPE?ECCOCOSAFARE
Ecco come comportarsi in caso di morsi di insetti con il pungiglione, per sentire
menodolore ed esserepronti anche in casodi reazioni allergiche
Soprattuttonel periodoestivo, potrebbe capitaredi esserepunti da insetti come
vespeeapi
.
Le vespe, a differenza delle api, sono più aggressive e
possono aggredire anche senza essere minacciate
.
Esse infatti hanno un pungiglione liscio che permette
loro di pungere più volte senza perderlo, mentre il
pungiglione delle api è seghettato e pungendo si
incastra sotto la pelle causando la morte dell'insetto.
Cosa fare in casodi una puntura
.
Quando si viene
punti è di fondamentale importanza valutare con
prontezza la rispostadell’organismo.
Una reazione locale come un eritema o un
indurimentoaccompagnatodapruritoèun fenomeno
normale
.
Nel caso delle
API
, per limitare il dolore è bene
rimuovere il prima possibile il pungiglione perché è
dotatodi unpiccolo serbatoio che continuaa iniettare il velenoancheper 60 secondi dopo ilmorso
.
Nei casi in cui in seguito alla puntura compaia un notevole gonfiore nella sede della puntura (un
esempio tipico è quando l’insetto punge lamano e il gonfiore interessa tutto l’arto) o addirittura una
reazioni generalizzataoccorre rivolgersi almedicodi base.
La prima puntura non può scatenare una reazione allergica, perché serve solo a sensibilizzare il
soggetto creando gli anticorpi della classe IgE
. Solo a un secondo contatto con l’allergene, cioè il
velenodell’insetto chepunge, potràavvenire, nei soggetti predisposti, la reazioneallergica;
infatti le
IgE legandosi al veleno determinano la rottura di alcune cellule
(mastociti e basofili)
che
liberano a loro volta una serie di sostanze che causano la reazione allergica
", spiega
Patrizia
Bonadonna
, dirigentemedicodel Serviziodi allergologiadell'OspedaleBorgoTrentodi Verona.
“Le avvisaglie che devono allertare sono un gonfiore che supera i 10 cm di diametro e una reazione
lontana dal puntodelmorso. Per esempio se l'insettopunge sul dito e si nota un angiodema sul volto,
oppure la comparsadi un’orticariageneralizzata" continua l'esperta.
In caso di allergia
.
La paura più grande in caso di allergia è lo
shock anafilattico
, ovvero una seria
vasodilatazione, accompagnata da calo della pressione arteriosa e perdita di coscienza, che può
portare anche alla morte. In situazioni simili è necessario l’intervento immediato del medico per la
somministrazionedi farmaci anti-shock come l’
adrenalina
.
"Per le persone che sanno con certezza di essere allergiche dopo aver effettuato il test di allergia al
veleno di api o di vespa, il medico può valutare la possibilità di prescrivere subito una
terapia
salvavita
”.
Si tratta di
adrenalina da iniettare autonomamente attraverso un apposito dispositivo
, da portare
sempre con sé e da usare in caso di puntura, inmodo da avere la giusta copertura di tempo utile per
recarsi inpronto soccorso.
Ma soprattutto, èpossibile sottoporsi al
vaccino
(immunoterapia specifica), efficacenellaquasi totalità
dei soggetti che loassumonoe chepermetteal pazientedi risolveredefinitivamente il problema.
"Il vaccino consiste infatti nella somministrazione progressivamente crescente di veleno
adeguatamente purificato a cui il soggetto è allergico.
In questo modo il paziente viene
desensibilizzato, e a successive punture dell’insetto stesso non presenterà più reazioni allergiche
"
concludeBonadonna. (
OK, SaluteeBenessere
)
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