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FARMADAY
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ILNOTIZIARIO INTEMPOREALEPER ILFARMACISTA
Anno III
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Numero
446
SCIENZAESALUTE
TERAPIA IPERBARICA,
ECCOLEPATOLOGIAPERLEQUALI È INDICATA
L’elemento arriva al sangue in una forma più sfruttabile dalle cellule. Ma la Food
andDrugAdministration controgli impieghi utilizzati senzaprovedi efficacia.
L’ossigeno
è
indispensabile, senza
non
potremmo
vivere
.
In alcune
situazioni respirarlo
ad
altissima
concentrazione salva
la vita e la
terapia
iperbarica
, ovvero la
somministrazione di
ossigeno puro a una
pressione maggiore
rispetto a quella
dell’atmosfera
, è un trattamento efficace inmoltissimemalattie
. Il guaio è che vieneproposta sempre
più spesso come cura per un’infinità di patologie, ma le prove di efficacia scricchiolano. Così, per fare
chiarezza, la Fda statunitenseha pubblicatoundocumento in cuimetterenero subiancoquali sono gli
usi “
permessi
”della terapia iperbaricaequelli danon raccomandare.
Il documento
: «In rete viene perorato l’impiego della terapia con ossigeno iperbarico
contro tumori,
autismo, traumi cerebrali emalattie neurodegenerative, Aids, epatite, depressione
. E questi sono solo
alcuni esempi. Purtroppo, i pazienti spesso non sanno che non esistono prove inconfutabili della
validità della terapia iperbarica per queste malattie, per cui molti si sottopongono a queste cure
rimandandoo addirittura ignorando trattamenti piùutili». Sullabase di queste considerazioni, quindi,
si è valutata la necessità del documento, condivisa anche dai medici della Società Italiana diMedicina
Subacquea e Iperbarica che sul loro sito web hanno elencato le indicazioni all’uso della terapia
iperbarica a oggi indubbie: dalle situazioni di emergenza, come la
malattia da decompressione tipica
dei subacquei o l’intossicazione da monossido di carbonio, fino agli innesti cutanei, le ferite che non
guariscono, le fratturea rischiooanche la retinopatiapigmentosae leparodontopatie
.
«Il razionale alla base della terapia con ossigeno iperbarico è
portare il gas in modo semplice e non
traumaticoa celluledanneggiate, perché l’ossigenopuòaiutarlea riprendersi
».
Terapie sperimentali
«Nella terapia iperbarica -
l’ossigenonon è legatoall’emoglobina, per cui, oltre
adarrivare inquantitàmaggiore, perché lo si erogaadaltapressione, arrivaanche “libero”nel sangue,
in una forma più semplice da utilizzare da parte delle cellule
». Da qui a pensare di darlo ai neuroni
sofferenti di un paziente con ictus o sclerosi multipla, con Alzheimer o Parkinson, il passo è stato
breve.Ma ancoramancano prove inequivocabili di un effetto positivo: «Quando le cellule del cervello
hanno sofferto una carenza di ossigeno è ragionevole pensare che il gas puro in gran quantità possa
migliorarne le condizioni. Ma se il deficit risale ad anni prima, come accade ad es. nei bambini con
autismo, èdifficile che ci sianoeffetti eclatanti».
«Lo stesso vale per i tumori: negli ultimi tempi si è scoperto che
l’ossigeno ad alte dosi potrebbe
essere deleterio per alcuni tipi di cancro, impedendone la crescita e la formazione di metastasi.
È il
casodi alcuni
tumori del collo, toracici, di gliomi e di leucemie e linfomi
: gli studi sono in corso enon si
hannoprove inconfutabili per aggiungerequeste indicazioni all’elenco “ufficiale”».
(Salute, Corriere
)